Nato ad Arpino nel 1743, abbracciò la vita religiosa dei Barnabiti suoi educatori. Dopo l’ordinazione sacerdotale, insegnò letteratura e teologia all’Università di Napoli; si diede quindi al ministero della predicazione e della riconciliazione, alle opere di penitenza e di misericordia, alla direzione spirituale del clero, delle religiose e dei laici. Per il suo zelo apostolico fu chiamato «un altro Filippo Neri» e «apostolo di Napoli». Fra i carismi ricevuti spiccano la predizione della sconfitta dell’esercito napoleonico in Russia e del ritorno di Pio VII a Roma; la fermata della lava del Vesuvio l’eroica sopportazione di «fuoco e spine» alle gambe la spirituale paternità che lo rese caro a tutti Mori a Napoli il 31 gennaio 1815 La sua memoria viene anticipata di un giorno per non farla coincidere con quella di san Giovanni Bosco.