La spiritualità “paolina” si basa sulla necessità di una ripresa del “fervore cristiano”, riscoprendo il valore del “Crocifisso”, segno di purificazione grande e di misericordia divina, il “Crocifisso vivo”, vale a dire l’Eucaristia, dove nella celebrazione si fa presente veramente il sacrificio espiativo di Cristo, e la presenza reale nell’ostia consacrata, il Cristo risorto e quindi “vivo” da adorare, ringraziare, implorare, anche con l’esposizione pubblica dell’Ostia consacrata, anche nella forma delle processioni e delle Quarantore (P. Damioli).