Dopo l’Istituto Zaccaria di Milano e l’Istituto Zaccaria di Buenos Aires, il Collegio Zaccaria di Muko è il terzo al mondo dedicato al Santo Fondatore. Si tratta di una scuola professionale che si trova in Rwanda, Provincia del Nord, Distretto di Gicumbi, nel Villaggio di Muko, che conta circa 17.647 abitanti. Essendo in campagna, la popolazione vive dell’agricoltura e dell’allevamento degli animali. Il collegio conta dodici aule, due dormitori (uno per i ragazzi e un altro per le ragazze).

Il progetto di costruire il Collegio Sant’Antonio Maria Zaccaria era nato nel 2007, dall’Associazione italiana « SPES VITAE ONLUS », fondata dall’Architetto Sandro Colombo (ex alunno dello Zaccaria) di Milano. Tra i membri di questa Associazione c’erano gli ex alunni dell’Istituto Zaccaria di Milano dei Padri Barnabiti. Il “progetto Muko”, così chiamato, era all’inizio un grande progetto costituito da una scuola materna ed elementare, un ospedale, un villaggio per gli abitanti e un grande collegio. Purtroppo, deceduto il Fondatore nel 2009, solo un blocco della scuola composto da dodici aule era stato iniziato.

I Barnabiti hanno poi completato le dodici aule che non erano ancora finite, un refettorio, due dormitori e una sala. La scuola ha aperto le porte per la prima volta il 14 febbraio 2011, con quaranta alunni e cinque docenti. Dopo dieci anni, è cresciuto di molto il numero degli alunni del Collegio, e conta – ad oggi – 537 alunni, in 12 aule (quasi quarantacinque alunni per classe).

Attualmente gestito da tre Padri Barnabiti della Provincia Africana, che collaborano con venticinque docenti laici, ci si impegna ogni giorno per dare una formazione cristiana e una preparazione di qualità al fine di migliorare la condizione di vita dei ragazzi, delle loro famiglie e dell’intera società.

In questi ultimi anni, il Collegio Sant’Antonio ha occupato il primo posto nella qualità dell’insegnamento nell’ambito della Provincia del Nord.

In questo momento l’urgenza è quella di costruire altre cinque aule, acquistare un officina di falegnameria, con le macchine adatte, una officina idraulica e cinquanta computer.

A parte, gli indirizzi già esistenti (costruzione, informatica e idraulica), bisognerebbe aggiungerne due altri importantissimi (agronomia e veterinaria) affinché si possano valorizzare i prodotti del territorio.

La spesa è ingente, ma si spera nella Provvidenza e nella Carità di tutti.

Sant’Antonio M. prega per noi e davvero “Guarda dal cielo, o Padre, e visita questa vigna piantata dalla tua destra e conducila alla perfezione”.