P. Fortunato Redolfi
Ci sono momenti nella vita di un uomo e nelle stagioni di particolare intensità. Ricordo una sera d’autunno per le strade del centro di Zanano: un’atmosfera silenziosa, tranquilla, quasi surreale. Ecco l’inizio di via
S. Martino con l’antico campanile e l’affresco del leone di S. Marco che veglia sul paese, via Avogadro che sale e poi via Redolfi che scende, due nomi che evocano le memorie di due illustri famiglie che hanno fatto la storia di Zanano. Di qui sono passati i Celti, venuti d’oltralpe, i Romani e i Longobardi; qui hanno soggiornato le monache di Santa Giulia e i seguaci di San Benedetto hanno scavato la seriola. Come è vero che anche la piccola storia di un borgo medioevale richiama eventi e personaggi della grande storia!