Presentazione

A cura di padre Stefano AE regionale Branca E-G
Camilla, Massimo e don Paolo Responsabili e Assistente Ecclesiastico AGESCI Regione Lombardia

I “ragazzacci” delle Aquile Randagie, non sapeva- no di essere forti, leali e coraggiosi ma intuivano la bellezza dell’aquila che vola alto e sperimenta- vano il non aver un luogo fisso, uno spazio dove stare..

Erano coraggiosi e forti ma si sentivano normali, si sentivano ed erano scout fino al midollo e non potevano abbandonare la loro promessa. Anche a fronte delle richieste pressanti di adulti, di educatori di cui si fidavano. Ragazzi intraprendenti accompagnati da qualche sparuto adulto, come il “bad boy” Kelly, ma in fondo supportati anche da molte complicità coraggiose. Ragazzi con l’uniforme tatuata nell’anima, mentre il mondo andava in un’altra direzione. Mentre si invocava prudenza a volte, al limite della pavidità, i ragazzi sapevano che potevano conquistare il mondo, o almeno lo sognavano, e in qualche modo l’hanno fatto.

Quelle che avete tra le mani sono pagine prezio- se, il biglietto per un viaggio nel tempo, nella memoria, nelle radici del nostro essere scout. È un viaggio anche nello spazio, nei luoghi che hanno visto le azioni di ragazzi coraggiosi e avventurosi. Un percorso a tappe che si snoda sulle tracce dello scoutismo clandestino calcando le strade di Milano e della Lombardia. Un percorso che si trasforma in esperienza, fruibile da capi e da ragazzi. Una strada per raccontare, sperimentare e per pensare. Autore del testo è Stefano Bodini, scout appassionato, uno storico serio e preparato, che ha ripercorso per noi i sentieri, ritrovando luoghi, passioni e avventure.

Ha parlato con testimoni di allora, approfondito e studiato, cercato con attenzione e competenza in archivi e testi. Ha accolto, nella logica dell’estote parati, la richiesta del comitato regionale della Lombardia e con disponibilità ci ha regalato questo testo, quasi un quaderno attivo, fruibile in diverse modalità.

Un testo appassionato che mettiamo volentieri a disposizione di tutti i ragazzi e i capi della Lombardia. Ci sono tracce e idee che diventeranno attività, cacce, imprese, inchieste, capitoli, esperienze che permettono di sognare con i ragazzi dello scoutismo lombardo degli anni Trenta. Non per fare storia ma per gustarne l’esempio.

Dalle pagine emergono con estrema naturalezza gli ideali, i valori e le avventure di nonni e bisnonni dello scoutismo lombardo. Compagni di squadriglia e compagni di strada che ci aiutano a riflettere sulla capacità di sperare e di agire dei ragazzi. Ragazzi che sono entrati nella storia con i loro sogni, la loro tenacia, la loro lucidità, la loro sana incoscienza, senza protagonismi esasperati. Consapevoli e umili, spensierati e coraggiosi.

È bello trovarli, scoprirli, riscoprirli, sentirli vicini e di questo ribadiamo il nostro grazie a Stefano che ce li fa assaporare, che ci fa sentire coinvolti in una storia che ha ancora molto da dire.

Queste pagine sono offerte allo scautismo lombardo, con uno sguardo anche a sorelle e fratelli dell’altre regioni. Sono offerte a capi e comunità capi perché possano arrivare a guide ed esploratori, novizie e novizi, lupetti e coccinelle, rover e scolte. Son pagine anche molto pratiche, facilmente fruibili, sono occasioni che vi invitiamo a sfruttare.

Buona caccia e buona strada

Padre Stefano Gorla – AE regionale Branca EG
Camilla Fontana, Massimo Mapelli e Don Paolo Poli – Responsabili e AE regionali

Vedi l’articolo di Stefano Bodini