Nel corso degli anni il percorso riflessivo di Sentieri per l’Infinito ha attinto per tentare di capire il nostro tempo alle risorse di pensiero della filosofia, della sociologia, della teologia, della psicologia, della spiritualità. Qualche volta abbiamo prestato attenzione ai tentativi pratici e testimoniali di vivere per cercare di aprire percorsi di speranza in un’epoca che sente forte la tentazione del nichilismo.

Quest’anno volgiamo la nostra attenzione alle arti: precisamente alla musica, alla letteratura e al cinema.

Qualche spunto di riflessione e qualche interrogativo sul vivere e sul suo senso nasce anche da esse. Anzi forse in esse è depositato un pensiero che, raggiungendoci nella forma della bellezza, ci muove dentro qualcosa che diversamente resterebbe sopito.

La “Rapsodia in blu” di George Gershwin ci aiuterà a riflettere sull’America e sulla nascita del mito americano che tanta parte occupa del nostro immaginario collettivo. In particolare, ci faremo guidare nella riflessione da Patrizio Nissirio, giornalista per ANSA e americanista.

“Il maestro e Margherita” di Michail Bulgakov getterà uno sguardo sul mondo russo; prima, durante e dopo il periodo sovietico. Un mondo affascinate e inquietante, profondo e violento. Maria Candida Ghidini, docente all’Università di Parma, ci aiuterà ad addentrarci in questo mondo.

“Il Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa, nella melanconia del disincanto, ci farà rivisitare il senso della politica e dell’umano. Nell’anno in cui torna all’onore delle cronache tramite una serie televisiva di successo, chiederemo a Bernardina Rago, autrice di un recente e interessantissimo saggio sulla ricezione del Gattopardo nella DDR, di farci guardare il mondo attraverso le lenti di questo classico moderno.

“Lo straniero” di Albert Camus ci ricondurrà alla memoria una visione della vita che tanta parte ha avuto nelle vicende della cultura europea occidentale. Quel senso di sospensione e di inquietudine che ci sentiamo dentro. Sarà Silvano Petrosino, filosofo e docente all’Università Cattolica di Milano, a condurci in queste riflessioni.

Nel film di animazione Metamorphosis di Michele Fasano, ispirato al libro «La conferenza degli Uccelli» di Farid al-Din ‘Attar, poeta, medico e mistico persiano del XII secolo, si tratteggia qualcosa della ricerca interiore e spirituale di ogni uomo. Ricerca che poi prende per ognuno la sua forma ma che, se manca, manca qualcosa di umano.

Continuiamo così il nostro sentiero.