Leone XIII lo beatificò il 22 gennaio 1893
Pio XII lo canonizzò il 21 ottobre 1951

 

Omelia del 31 gennaio 2021. IV Domenica del T.O/B

“Io susciterò un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le parole  che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto”.

Quindi, chi è il profeta? E’ un uomo come gli altri, ma che Dio “ha suscitato”; a cui Dio “pone in bocca le sue parole”; per cui, quello che il profeta dice è parola di Dio. “Il profeta che avrà la presunzione  di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire … quel profeta dovrà morire”.

Nell’ Antico Testamento, i nomi più noti dei profeti sono: Isaia, Geremia, Ezechiele, Osea, Amos, Malachia ; ma profeti sono Mosè, Samuele, Elia, Eliseo; e altri, minori.

Nel Nuovo Testamento, il Profeta è Gesù. Il Vangelo dice che “Gesù insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava come uno che ha autorità”. Perché “Gesù insegnava come uno che ha autorità”? Perché Gesù non è un uomo “suscitato da Dio” come  gli altri profeti, ma è la Parola di Dio fatta carne: “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gn 1,14). Gesù e Dio Padre sono una cosa sola: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Non credi che io sono nel Padre e i Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è in me compie le sue opere” (Gv 14, 9-10)

Gesù “insegnava con autorità”, perché è “Dio da Dio, luce da Luce, Dio vero da Dio vero …, della stessa sostanza del Padre” (CREDO). Essendo Dio, la sua parola è Parola di Dio, e il demonio non può resistere al comando di Dio: “L’uomo posseduto da uno spirito impuro cominciò a gridare dicendo: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!”. E Gesù gli ordinò severamente. “Taci! Esci da lui!”. E lo spirito impuro,  straziandolo e gridando forte, uscì da lui”.

Gesù è venuto a “rovinare” il regno di satana; e anche noi possiamo “rovinare” il regno di satana, se restiamo uniti a Gesù: “Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. … Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno”  (Gv 17,9). Uniti a Gesù, noi siamo “custoditi dal maligno” e possiamo allontanarlo dal mondo: “Scrivo a voi, giovani, perché siete forti, e la parola di Dio dimora in voi e avete vinto il maligno. Non amate il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; perché tutto quello che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza, ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno! ( I Gv 3, 14-17).

“Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1, 38).

P. Antonio M. Francesconi, B.