Omelia del 2 maggio 2021. V Domenica di Pasqua/B

“Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto” ( Gv 15,7).Le parole di Gesù sono: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Gv 13, 34-35).

Questo comandamento è “nuovo” perché il comandamento dell’amore esisteva già: allo scriba che gli domandò: “Qual è il primo di tutti i comandamenti?”, Gesù rispose: “Il primo è:Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Mc 12,28-31).

La “novità” sta in quel “come”. E Gesù, nell’ultima cena ha fatto il gesto di lavare i piedi ai suoi discepoli e ne ha dato la spiegazione: “Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi” (Gv 13,12-15). La “novità” sta dunque nell’imitazione dell’esempio di Gesù: nell’umiltà reciproca degli uni verso gli altri; nell’abbassamento reciproco degli uni verso gli altri; nel servizio reciproco degli uni verso gli altri.

Paolo, nella lettera ai Romani, ci offre degli esempi di questo amore che segue l’esempio di Gesù. “Amatevi gli uni gli atri con affetto fraterno; gareggiate nello stimarvi a vicenda… Siate solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità. Benedite quelli che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili. Non fatevi un’idea troppo alta di voi stessi. Non rendete a nessuno male per male … Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti … Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male” (Rom 12, 10.14-17°. 21).

E’ nelle nostre capacità di imitare l’esempio di Gesù? No. Allora , ecco che Gesù ci dice:” Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto” (Gv 15,7). Bisogna pregare, con umiltà e con insistenza, per superare le difficoltà che troviamo nell’amare il fratello come lo ama Gesù: certamente il Signore ci esaudisce: “Qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio (Gv 14,13). “Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” (Gv 15,11).

O Maria, fa’ che diventiamo veri discepoli di Gesù, “a lode e gloria della sua grazia” (Ef. 1,6).    

P. Antonio Francesconi, B