Antifona d’ingresso (Salmo 12,6) “Io nella tua fedeltà ho confidato; esulterà il mio cuore nella tua salvezza, canterò al Signore , che mi ha beneficato”. È certo che il Signore vuole la nostra salvezza e che Lui è fedele; perciò, dobbiamo confidare nel Signore e ringraziarlo con gioia per la sua bontà.

Prima lettura. Dal primo libro di Samuele (26,2.7-9.12-13.22-23). “Saul … scese nel deserto… con tremila uomini… per ricercare Davide… Davide e Abisài scesero tra quella gente di notte ed ecco, Saul dormiva profondamente… Abisài disse a Davide: “Oggi il Signore ti ha messo in mano il tuo nemico. Lascia dunque che io l’inchiodi a terra con la lancia… Ma Davide disse ad Abisài: “Non ucciderlo! Chi mai ha messo la mano sul consacrato del Signore ed è rimasto impunito?… Davide si fermò lontano… e gridò: “Il  Signore renda a ciascuno secondo la sua giustizia  e la sua fedeltà, dal momento che oggi il Signore  ti aveva messo nelle mie mani e non ho voluto stendere la mano sul consacrato  del Signore”. Davide avrebbe avuto la possibilità di uccidere il suo nemico, ma non l’ ha fatto perché ha visto in lui il rappresentante di  Dio. Davide ha rinunciato a farsi giustizia da solo e spera nella giustizia di Dio. Questo è l’esempio da imitare; e ci mette in linea col Vangelo, con Gesù che dice:  “amate i vostri nemici… perdonate e sarete perdonati”

Dal Vangelo secondo Luca (6,27-38). “A voi che ascoltate, io dico; amate i vostri nemici”. Chiediamo a Gesù: che cosa dobbiamo fare per amare i nostri nemici? E Gesù ci risponde:-

“fate del bene a quelli che vi odiano;

– benedite quelli che vi maledicono;

– pregate per quelli che vi trattano male;

– a chi ti percuote  sulla guancia, offri anche l’altra (non restituire l’offesa):

– a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica (rinunciare al proprio diritto piuttosto che contendere con il fratello);

Dà a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro (essere generosi nel dare, distaccati dalle proprie cose);

Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.

– E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.

Le motivazioni: “Amate i vostri nemici, fate del bene e  prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”.Gesù ci porta a un livello superiore al nostro modo naturale di pensare, e alle nostre forze; per questo, ascoltiamo S. Paolo.

Seconda lettura. Dalla prima lettera di S. Paolo apostolo ai Corinzi (15,45-49). “Il primo uomo (Adamo), tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo (Cristo) viene dal cielo… E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste”.

L’uomo naturale, figlio di Adamo, non può intendere né vivere l’insegnamento di Gesù; per esserne capace, deve “rinascere” in Cristo col Battesimo e in lui diventare  uomo spirituale: “come eravamo simili all’uomo terreno ( Adamo) , così saremo simili all’uomo celeste” (Cristo). Mediante il Battesimo, noi abbiamo ricevuto lo Spirito Santo, che opera in noi, ci fa capire la parola di Gesù e ci dà la forza di metterla in pratica. Questa azione dello Spirito Santo continua incessantemente, specialmente nell’Eucaristia, mediante la comunione  al Sacrificio di Gesù, nella S. Messa. Solo con la grazia di Gesù possiamo amare come Gesù ci ha amato e insegnato. O Maria , aiutaci ad essere misericordiosi.

P. Antonio Francesconi, B