Prima lettura. Nm 11,25-29. “In quei giorni il Signore scese nella nube e parlò a Mosè: tolse parte dello spirito che era su di lui e lo pose sopra i settantadue uomini anziani; quando lo spirito si fu posato su di loro, quelli profetizzarono…”. “Quelli profetizzarono…”: cioè, avendo ricevuto lo Spirito Santo, parlavano sotto la sua ispirazione, manifestando la volontà di Dio sulla comunità. In questo modo, Dio esaudì la preghiera di Mosè, che non si sentiva di portare da solo il peso di tutto il popolo.

Avvenne però che altri due uomini, uno chiamato Eldad e l’altro Medad, non erano usciti per andare alla tenda del convegno. “E lo spirito si posò su di loro e si misero a profetizzare nell’accampamento”. E quando il giovane Giosuè protestò e disse a Mosè di impedirglielo, Mosè rispose: “Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo  del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!”. Questo richiama la parola di Gesù: “Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce ma non sai di dove viene e dove va. Così è di chiunque è nato dallo spirito” (Gv 3,8). Lo “spirito” è lo Spirito Santo; e lo Spirito Santo è libero di “posarsi” su chi vuole, indipendentemente dalla “tenda del convegno”.

 Quanto a Mosè: sentiva la grave responsabilità di dover parlare e agire nel nome di Dio, ed era grato di condividere con gli anziani il dono dello Spirito e la guida del popolo.  Questo è importante anche per capire il “cammino sinodale”, voluto dal Papa Francesco: le decisioni spetteranno ai vescovi, ma ogni persona è chiamata a rispondere per il bene della Chiesa.

Dal Vangelo secondo Marco. 9, 38-43.45. 47-48. “Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome  e volevamo impedirglielo perché non ci seguiva”; ma questo tale scacciava i demoni “nel nome di Gesù”, non perché faceva pare dei suoi seguaci : Ma Gesù disse: “Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi”. Anche qui, la libertà: come lo Spirito Santo è libero di “posarsi” su chi vuole, così Gesù è libero di dare il potere di scacciare i demoni a chi vuole.

Gesù, per attestare che quanto è fatto nel suo nome ha sempre valore, aggiunge: “Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa”. Anche la più piccola opera buona, compiuta per riguardo a Cristo, non va perduta, anche se chi la compie non fa parte della Chiesa.

Lo Spirito Santo è libero; Gesù è libero: anche noi siamo liberi: nell’amore, ispirati dallo Spirito Santo, sotto la guida di Gesù.

O Maria, aiutaci a rispettare l’opera dello Spirito Santo in ogni uomo che ama la verità e il bene.

P. Antonio Francesconi, B