Antifona d’ingresso (Salmo 17, 19-20). “Il Signore è il mio sostegno, mi ha portato al largo, mi ha liberato perché mi vuol bene”. Il Signore ci vuole bene; se noi siamo fedeli a Lui con la preghiera e facendo la sua volontà, Lui “ci porta la largo, ci libera dai pericoli dell’anima e del corpo.

Dal libro del Siracide ( 27,4-7). “Quando si scuote un  setaccio, restano i rifiuti; così quando un uomo discute, ne appaiono i difetti”. “Quando un uomo discute…”,vuol dire: quando un uomo riflette; per conoscere i nostri difetti, dobbiamo “riflettere”.

Però dobbiamo riflettere avendo come confronto la parola di Dio: “E’ in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce” (Salmo 35,10). “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12). S. Agostino scrive: “Nel tuo lume, o Signore, io vedrò la luce. Se dunque vedremo la luce nel tuo lume…,se io vorrò essere luce a me stesso, andrò a cadere lontano da te…Perciò ti prego di non lasciare che metta piede in me la superbia … affinché io non cada lontano da te” (In Sal  120,5- Intimità divina p. 753).

“I vasi del ceramista li mette alla prova la fornace, così il modo di ragionare è il banco di prova  per un uomo”. “Ragionare”, vuol dire usare la ragione; argomentare con coerenza logica. Dio ha creato l’uomo “a  sua immagine” (Genesi 2,27) e perciò gli ha dato l’intelligenza, che serve per ragionare con coerenza logica. Per cui, la dignità dell’uomo sta nella sua capacità di ragionare.

Capacità di ragionare vuol dire ragionare con coerenza logica e nel rispetto della verità; la verità è chiamare le cose per quello che sono.

Ci sono le verità naturali che sono oggetto della scienza: si imparano con lo studio. Ci sono le verità sopra-naturali, rivelate da Dio, che sono oggetto della fede: si imparano con l’ascolto della Parola di Dio e con la preghiera.

“Il modo di ragionare  è il banco di prova per un uomo”; ed è anche “il banco di prova” per un cristiano. Tutta la vita consiste nell’imparare a “ragionare bene”, con coerenza logica e nel rispetto delle  verità naturali date dalla scienza e delle verità rivelate da Dio: quanto è importante, questo, per i genitori, per gli insegnanti, per i politici, per i sacerdoti! “…Il male è quando per ignoranza e/o per superbia, non si riesce a ragionare.

Esempio di ragionamento logico e giusto: l’uomo è mortale – Pietro è uomo – dunque Pietro è mortale. Perché questo ragionamento è giusto? Perché è vero che l’uomo è mortale.

Esempio di ragionamento logico e sbagliato: l’uomo è immortale – Pietro è uomo – dunque, Pietro è immortale. Perché questo ragionamento è sbagliato? Perché non è vero che l’uomo è immortale.

Come si vede nel ragionamento è importante la coerenza logica, ma fondamentale è il rispetto della verità.  “La verità vi farà liberi”, ha detto Gesù  (Gv 8,32).

I ragionamenti giusti generano il bene e la pace. I ragionamenti sbagliati generano ingiustizia e peccati.

Dal Vangelo secondo Luca (6,39-45). Dobbiamo imitare Gesù. il Maestro, “che insegna la via di Dio secondo verità” (Mt 22,16), per non essere “ciechi che guidano altri ciechi”, andando così “a cadere insieme in un fosso”.

Dobbiamo impegnarci per “togliere prima la trave (il difetto grosso) dal nostro occhio” e “vederci bene per togliere la pagliuzza (il difetto piccolo) dall’occhio del nostro fratello; altrimenti cadremmo nell’ipocrisia. Non deve accadere  che  esigiamo dagli altri quello che noi stessi non facciamo o pretendiamo di correggere nel prossimo quello che, forse in forma più grave, tolleriamo in noi stessi.

Dobbiamo “rendere buono il nostro cuore”, affinché “dal buon tesoro del nostro cuore traiamo fuori il bene”, coltivando la purezza e la rettitudine di intenzione.

Questo quotidiano impegno di purificazione costa fatica (“rinneghi se stesso” – Mt 16,24), ma S. Paolo ci esorta:

Seconda lettura (I Cor 15, 54-58). “Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore”.

 O Maria, fa’ che  ci comportiamo come  figli di Dio, nella verità e nell’amore.      

P. Antonio Francesconi, b