“Il Signore è veramente risorto. Alleluia. A lui gloria e potenza nei secoli eterni. Alleluia, Alleluia”.

Abbiamo iniziato questa celebrazione lodando il Signore perché “è veramente risorto” e ha manifestato così la sua potenza divina.

Quel Gesù, che è stato tradito da uno dei suoi discepoli (Lc 22,47-48); quel Gesù che è stato arrestato “come un brigante” (Mc 14,48); che è stato “legato” (Gv 18,12) e trascinato da Caifa a Pilato (Gv 18,24.28); che ha dimostrato di essere Dio con tanti miracoli e che è stato condannato a morte per aver testimoniato davanti al Sommo Sacerdote di essere “il Cristo, il Figlio di Dio” (Mt 26.63); quel Gesù, che è stato percosso e schiaffeggiato, prima dai servi del Sommo Sacerdote ( Lc 22,63-64) e poi dai soldati di Pilato  è stato schernito, spogliato, rivestito di porpora, incoronato di spine (Mt 27,37-30); quel Gesù, che è stato scarnificato dalla flagellazione (Mt 27,26); quel Gesù, che è stato giudicato come “un malfattore” (Gv 18,30) ed è stato crocifisso tra due malfattori (Mt 27,38); quel Gesù che, morto, è stato deposto nel sepolcro (Mt 27,59), è risorto!

La pietra che fu rotolata davanti all’entrata del sepolcro era “grande” (Mt 27,60), e fu “sigillata” (Mt 27,66); i farisei chiesero a Pilato la guardia per sorvegliare il sepolcro (Mt 27,62-65). Eppure, “quando le donne, di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, andarono al sepolcro e dicevano tra loro: “Chi ci rotolerà  la pietra dall’entrata  del sepolcro?”; ma avendo riguardato, videro che la pietra era stata rotolata da un lato… Ed entrate, non videro il corpo del Signore Gesù. E mentre stavano incerte per ciò, ecco due uomini, con veste sfolgorante, si presentarono ad esse. E siccome erano prese da stupore e chinavano il viso a terra,  essi dissero loro: “Perché cercate voi tra i morti Colui che è vivo? Non è più qui, ma è risorto. Ricordatevi come vi parlò mentre era ancora in Galilea, quando diceva che il Figlio dell’uomo doveva essere consegnato  nelle mani degli uomini peccatori ed essere crocifisso e il terzo giorno risuscitare” (Lc 24,3-7).

Sì, “il Signore è veramente risorto!”: Gesù ha vinto la morte! Se no, noi non saremmo qui; se no, noi non saremmo stati battezzati; se no, noi non avremmo avuto il perdono dei nostri peccati; se no, l’Eucaristia sarebbe soltanto un pezzo di pane; se no, la Messa sarebbe una farsa; se no, noi non avremmo la forza di sopportare le sofferenze; se no, noi non avremmo la speranza della vita con Dio dopo la morte; se no, noi non avremmo la forza di sprigionare da noi la forza dell’amore per risollevare tanti nostri fratelli che sono caduti nella povertà  a causa della pandemia.

Sì, Cristo è risorto e vive in noi con  la potenza della sua risurrezione : se Lui è vivo, anche noi siamo vivi in Lui; anche noi possiamo vincere la morte! “E voi, per opera sua credete in Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti e gli ha dato gloria e così la vostra fede  e la vostra speranza sono fisse in Dio” (I Pt 1,21).

O Maria, aiutaci a vivere come risorti, con Cristo risorto!

P. Antonio Francesconi, B